L'altro giorno ho scoperto (tramite il noto signor facebook) l'avvenuto conseguimento della laurea da parte della più "intensa" migliore amica che abbia avuto. Quella per cui credi ciecamente che tale migliore amicizia esista. La migliore amica dell'adolescenza. Quella con cui condivi tutto. E questo ovviamente prima di prendere strade diverse e allontanarsi.
E' stato un attimo in fondo ma mi è spiaciuto non fare parte della sua gioia. Non potere condividere un momento significativo come la laurea. Certo capita e capiterà nuovamente. Le persone si allontanano si sa, anche quelle per cui pensi che non succederà mai. Però spiace. Insomma mi sarebbe piaciuto potermi congratulare con lei ma avrebbe avuto senso? Siamo ormai due sconosciute. Non so più nulla dei suoi più intimi pensieri, le sue esperienze, i suoi sentimenti e tutto il resto. Abbiamo lasciato correre, il tempo si prende tutto. Nel bene e nel male. Però insomma quanto sarebbe bello tornare a quella complicità che permetteva di leggere i nostri pensieri tramite un semplice sguardo? La rottura di questo rapporto ha causato profonde crepe nella mia visione dell'amicizia e dei rapporti. La mia sensibilità è super sviluppata. E d'altronde i fatti mi contraddicono in rari (ma davvero puri) casi.
Perderò lauree, successi, soddisfazioni, delusioni, scintille, lacrime, magari matrimoni e bambini. Di molte persone a cui voglio bene. Dicono sia la vita.
ps Complimenti Ale! :)
è la vita..
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