venerdì 25 febbraio 2011

style

Ieri ero seduta al mio solito posto in metro. (ultima carrozza o prima secondo la prospettiva, vicino all'ultima/prima porta)
Sale una ragazza. Si siede davanti me. Sbircio come è vestita dal suo riflesso sul finestrino. Penso che sia spagnola. Suona il telefono. Risponde. Ho la conferma che è spagnola.

Mi piace lo stile spagnoleggiante. (riconoscibile nella sua particolarità)

mercoledì 23 febbraio 2011

maleducato gagnetto!

Assisto al lancio di un fazzoletto (probabilmente pieno di moccio) per terra da parte di un ragazzetto. E penso: "adesso vengo a casa tua e metto una buccia di banana nel tuo letto".

Non capisco proprio.

lunedì 14 febbraio 2011

mio

Stefano- ma no che non lo sai, come solo tu mi sai sorprendere.

san valentino

oggi è san valentino.

ti amo anche oggi.
più di ieri.
meno di domani.

grazie per come mi fai sentire. essere.

martedì 8 febbraio 2011

la corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.

devi imparare ad accettare il fatto che non sei invincibile. ci sarà sempre qualcuno più forte di te. più fortunato di te. più veloce di te. più tutto di te.

nessun senso di colpa.
e se lo provi, ripensa a queste parole e vivi così.


occhi

occhi- ed è come se parlassero. sentire ma non udire.

sabato 5 febbraio 2011

di getto#3.1

Mi sono accorto di te in una giornata di pioggia. Eri seduta al tavolo meno illuminato della biblioteca, in fondo alla sala vicino ai libri di letteratura inglese. Seguivi con lo sguardo la pioggia infrangersi sui vetri. Indossavi un golfino color crema su una maglietta blu. I capelli raccolti in una morbida coda. Avevi una matita tra le mani e davanti a te un libro, fisso sulla stessa pagina da quando l'avevi aperto. Ho avuto l'impressione fossi immersa in un mondo tutto tuo. Dove i tuoi pensieri volano.

Eri seduta con le gambe incrociate. Il pantalone leggermente alzato lasciava intravedere delle calze a righe sulle tonalità del rosso. Il colore di cui si colorano le mie guance ogni volta che ti penso. I capelli raccolti in una morbida coda. Gli stessi che porti probabilmente ogni giorno in modo diverso, seguendo il tuo umore. I tuoi occhi così espressivi fissi sulla pioggia.

Seguivi con lo sguardo la pioggia infrangersi sui vetri. Una pioggia incessante che sembrava affascinarti tanto. Sembrava quasi accompagnare i tuoi pensieri. Una colonna sonora quasi perfetta al film che stavi vivendo davanti ai tuoi occhi aperti, eppure chiusi alla realtà. La stessa realtà di cui quel giorno facevamo parte entrambi, senza che tu nemmeno lo sapessi.

I tuoi occhi così espressivi fissi sulla pioggia. I miei occhi vispi fissi su di te. Da quel giorno non sei più tornata in quella biblioteca. E ogni giorno che passa sento crescere il desiderio di te. Penso. E in fondo soffro. Terribilmente. In silenzio.

Mi sono accorto di te in una giornata di pioggia. Anonima fino a quel momento.




(di getto#3)

giovedì 3 febbraio 2011

delicato

è delicato- il cuore. (molto anche lo stomaco in questo periodo)