venerdì 28 gennaio 2011

in allegato ma nessun allegato..

Ho scoperto una chicca di gmail per cui mi sono esaltata un sacco. (pivella)
Stavo inviando una mail/bozza a una mia amica. Prima di inviarla è uscito un messaggio che mi chiedeva "data la presenza nella mail del testo- in allegato- e l'assenza di un file allegato" se volessi inviare per davvero la mail. Troppo geni.

Mi piace gmail. e i suoi nerd.

lunedì 24 gennaio 2011

nuvole

nuvole- forme e colori. essere quello che si vuole. sempre.

mercoledì 19 gennaio 2011

di getto#2.1

Betta è alla finestra.

Incessante. Incalzante. Non riesce a smettere di guardare la pioggia.

La strada è vuota. O forse la pioggia è talmente fitta da nascondere tutto alla vista.

Betta pensa a lei. Non lo fa spesso come prima, ma ogni tanto Chiara torna a bussare alla porta della memoria. E Betta apre.

Il suono del telefono la sveglia dai suoi ricordi. Accende la luce e si dirige verso quella musica ripetitiva. "Chissà dove l'ho lasciato.."

Silenzio. "Beh, richiameranno.."

Improvvisamente sente freddo. Betta indossa una felpa, di quelle che la avvolgono in un caldo abbraccio. Spegne la luce e si dirige verso la finestra. Verso la pioggia. Verso il suo passato. Verso lei. Ed eccola. Potrebbe riconoscere quei capelli ricci e biondi tra mille bambole bionde. Potrebbe riconoscere quelle gambe lunghe e muscolose tra quelle di mille ballerine. Potrebbe riconoscere Chiara tra mille, semplicemente. Riapre gli occhi, come da un sogno lontano. E lei è lì. Vicina, oltre il vetro. Sotto la pioggia. Incessante. Incalzante. La sua presenza.

Betta stropiccia gli occhi. E lei è lì, ancora.


"Ehi.."

"Ehi.."

Incessante. Incalzante. Il silenzio tra loro.

"Davide mi ha lasciata.. di nuovo."

"Tutti vengono lasciati" vorrebbe dire Betta. Come Chiara aveva fatto due anni prima, lasciandola senza parole. Alzando quel muro che le aveva allontanate, che le aveva portate a cambiare. Le persone cambiano come le stagioni. E nulla può evitarlo. Nemmeno loro ci sono riuscite. Ma ora lei è lì, ancora.

"Mi spiace.." dice a Chiara. "Te l'avevo detto" dice tra sè.

Betta abbassa lo sguardo. Non riesce a sostenere lo sguardo triste di Chiara, quegli occhi azzurri che potrebbe riconoscere tra mille paia.

Non riesce a sostenere la massa di pensieri, il peso delle parole non dette, che le impediscono di essere felice, nonostante tutto.

"Mi sei mancata" Chiara lo sa.

"Non siamo più quelle di un tempo" Betta lo sa.

Incessante. Incalzante. La distanza tra loro.

Per ora.





(di getto#2)

fate

fate- ne muore una ogni volta che si dice no-e si dovrebbe dire si. (beh non era proprio così)

martedì 18 gennaio 2011

amore (ispirazione 2011)

Ho aperto questo blog per riscoprire me stessa.

Tra le varie ritrovare il piacere di leggere. E scrivere.
Ho iniziato questo 2011 dandomi alla lettura.
Pane e tempesta- Stefano Benni
Trilogia della città di K- Agota Kristof
Io e te- Niccolò Ammaniti
Castelli di Rabbia- Alessandro Baricco
(una bella e viva lettura direi.)

Facendomi ispirare da Baricco:
Amore- se non fosse per te.

giovedì 13 gennaio 2011

di getto#7.1

Nonostante i finestrini siano completamente abbassati, sembra che l'aria non voglia circolare nella vecchia 500. Claudio stende il braccio in una delle più classiche posizioni da camionista. Guida già da due ore e il tempo sembra non passare. Ogni tanto getta uno sguardo dallo specchietto a Chiara. La sua metà è ranicchiata in un angolo e guarda fuori. "Chissà a cosa pensa..".

La rossa del gruppetto li osserva silenziosa (stranamente) e tocca una spalla a Giò: occhiali appesi al collo della canotta bianca, cappellino calato sugli occhi e bocca spalancata. Al tocco di Vitto, il bello salta sul sedile. "Amore allora sei sveglio!" "Si Amore, si.." e Vitto scoppia in una risatina di soddisfazione. I due cominciano a stuzzicarsi (come sempre): lei comincia a cantare una canzone degli Articolo31 e lui la zittisce con una dei Black Eyed Peas. E questa scenetta ripetuta più e più volte fino a quando Chiara si intromette con "Le tagliatelle di Nonna Pina" e i due fidanzatini decidono che anche il loro bel gioco deve durare poco. Vitto sbuffa e apre un sacchetto di pop corn allungandolo prima a Chiara e poi ai due ragazzi. Chiara immerge le mani nel pacchetto e con la lingua di fuori, cerca di riempirle più che può (adora leccare il sale che ricopre quelle pallette bianche).

"Come è buffa. Tanto buffa quanto bella.." pensa Claudio, spiando le due ragazze.




(di getto#7)

martedì 11 gennaio 2011

di getto#7

Una farfalla si posa sul bordo della maniglia della piccola 500 verde.

Chiara e Vitto aspettano fuori dall'autogrill mentre Gio' e Claudio sono entrati (da ormai venti minuti) per fare rifornimento di dolciumi e schifezze varie. Li aspetta un viaggio lungo e Vitto, la solita sbadata, ha dimenticato il compito che le era stato assegnato (l'unico). Per cui eccole, ferme sotto il sole, vicino al "bolide" di Chiara, nell'attesa che i ragazzi rimedino alla dimenticanza della rossa del quartetto.


Chiara ascolta senza attenzione i discorsi dell'amica sulle ultime tendenze dell'estate: il lucida-labbra ipermegastraluccicoso che solo nelle pubblicità dura ore intere, quelle scarpe con il tacco che metterai una volta nella tua vita (ma sono tanto belle), le ballerine anche per chi non sa la differenza tra la prima e la seconda e ancora blablabla. L'attenzione di Chiara è così bassa che riesce a farsi distrarre da una farfalla, posatasi delicatamente sull'auto della mamma. La dolce Chiara ne osserva ogni dettaglio: i colori accesi, le ali delicate, quel volo solitario.


Vitto non sopporta i silenzi. Ogni volta che gli occhi di Chiara sembrano perdere la loro solita luce, la rossa capisce che l'amica non aprirà bocca per un pò. Lei e le sue solite seghe mentali su Claudio e la ex. Ogni volta ringrazia di avere ereditato da papà Franco tutta la sicurezza necessaria per vivere serena persino una storia con Giò, il bello e dannato del gruppo (se dovesse farsi pensieri su ogni ex di Giò, passerebbero giorni e giorni). Chiara osserva la maniglia della 500 muta e lei non può fare altro che perdersi in monologhi, facendo finta di non accorgersi dello stato dell'amica. E' una vacanza, c'è bisogno di serenità.


I ragazzi escono dall'autogrill.

Vitto prende la mano dell'amica e la spinge in auto.

La farfalla si allontana dall'auto.

Alzando gli occhi Chiara incontra lo sguardo di Claudio.

Ogni pensiero segue il volo di quella farfalla.





(di getto#7.1)