Una farfalla si posa sul bordo della maniglia della piccola 500 verde.
Chiara e Vitto aspettano fuori dall'autogrill mentre Gio' e Claudio sono entrati (da ormai venti minuti) per fare rifornimento di dolciumi e schifezze varie. Li aspetta un viaggio lungo e Vitto, la solita sbadata, ha dimenticato il compito che le era stato assegnato (l'unico). Per cui eccole, ferme sotto il sole, vicino al "bolide" di Chiara, nell'attesa che i ragazzi rimedino alla dimenticanza della rossa del quartetto.
Chiara ascolta senza attenzione i discorsi dell'amica sulle ultime tendenze dell'estate: il lucida-labbra ipermegastraluccicoso che solo nelle pubblicità dura ore intere, quelle scarpe con il tacco che metterai una volta nella tua vita (ma sono tanto belle), le ballerine anche per chi non sa la differenza tra la prima e la seconda e ancora blablabla. L'attenzione di Chiara è così bassa che riesce a farsi distrarre da una farfalla, posatasi delicatamente sull'auto della mamma. La dolce Chiara ne osserva ogni dettaglio: i colori accesi, le ali delicate, quel volo solitario.
Vitto non sopporta i silenzi. Ogni volta che gli occhi di Chiara sembrano perdere la loro solita luce, la rossa capisce che l'amica non aprirà bocca per un pò. Lei e le sue solite seghe mentali su Claudio e la ex. Ogni volta ringrazia di avere ereditato da papà Franco tutta la sicurezza necessaria per vivere serena persino una storia con Giò, il bello e dannato del gruppo (se dovesse farsi pensieri su ogni ex di Giò, passerebbero giorni e giorni). Chiara osserva la maniglia della 500 muta e lei non può fare altro che perdersi in monologhi, facendo finta di non accorgersi dello stato dell'amica. E' una vacanza, c'è bisogno di serenità.
I ragazzi escono dall'autogrill.
Vitto prende la mano dell'amica e la spinge in auto.
La farfalla si allontana dall'auto.
Alzando gli occhi Chiara incontra lo sguardo di Claudio.
Ogni pensiero segue il volo di quella farfalla.
(di getto#7.1)

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